25 Settembre 2020
Case, con Covid giù in picchiata quelle comprate per investimento
Con Covid scendono in picchiata gli acquisti per investimento (-16,8%) in forte contrazione rispetto agli anni scorsi. L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato un campione di 16.000 compravendite effettuate nel primo semestre del 2020 attraverso le proprie agenzie attive sul territorio nazionale.
Cambiano anche le scelte abitative: per la prima volta si registra il sorpasso delle case indipendenti e semindipendenti a discapito dei bilocali, con i trilocali che rimangono comunque la tipologia più compravenduta in Italia. Ma ecco l’analisi nel dettaglio.
- A livello nazionale il 77,6% delle transazioni ha riguardato l’abitazione principale, il 16,8% gli acquisti per investimento, il 5,6% le case vacanza.
- Negli ultimi anni la percentuale di acquisti per investimento aveva evidenziato una costante crescita, stabilizzandosi nel 2019 al +17,9%, per poi scendere quest’anno al -16,8% anche a causa delle difficoltà legate alla pandemia.
- La tipologia più compravenduta rimane sempre il trilocale con il 34,9% delle preferenze, mentre al secondo posto per la prima volta si piazzano le case indipendenti e semindipendenti che sono state scelte nel 20% dei casi e superano i bilocali che si fermano al 19,3%.
- Nel 55,8% dei casi a comprare l’abitazione sono persone con un’età compresa tra 18 e 44 anni, si registra poi un 22% di acquirenti tra 45 e 54 anni e percentuali in diminuzione al crescere delle fasce di età.
- Da segnalare nell’ultimo semestre un aumento della percentuale di acquirenti con un’età inferiore ai 35 anni, molti giovani infatti, anche grazie ai tassi sui mutui ai minimi storici, stanno optando per l’acquisto piuttosto che per l’affitto.
- Ad acquistare casa attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa sono state soprattutto coppie e coppie con figli che compongono il 70,5% del campione, mentre è più bassa la quota di acquirenti single che si attesta sul 29,5%. Rispetto al primo semestre del 2019 si registra un lieve aumento della percentuale di single che passa dal 28,7% all’attuale 29,5%.
- Nel primo semestre del 2020 la maggior parte delle persone che ha venduto un immobile lo ha fatto per reperire liquidità (45,4%), seguiti da coloro che hanno venduto per migliorare la qualità abitativa (41,7%) e infine da chi si è trasferito in un altro quartiere oppure in un’altra città (12,9%). Percentuali sostanzialmente analoghe si erano registrate anche nel primo semestre del 2019.
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